Allora Qui c'è la versione di Latino:
Il contadino con molta gioia torna a casa sua. Il giorno dopo racconta ogni cosa/ tutto ai suoi amici e mostra i doni di Mercurio. Uno degli amici era un uomo avido e stolto e così pensa tra se e se: << Se simulo la pardita della mia ascia, anche io otterrò doni da Mercurio" >> Subito corre verso il fiume e butta in acqua la sua ascia; in seguito si sedette lungo la riva e le molte lascrime invocarono Mercurio. Il Dio conosceva l'animo avido e malvagio di lui, tutta via desiderava tentarlo perciò scese sulla terra e interrogò il malvagio contadino :" Perchè piangi? " Il contadino rispose: " Ormai non ho più una mia ascia: è caduta nel fiume " Allora Mercurio: " Sono stanco, ma se mi descrivi bene la tua ascia, io la recupererò" " La mia ascia è grande e d'oro" Il Dio si immerse nel fiume, da dove riemerse semza l'ascia: " Lì c'è solo un'ascia di ferro; non penso sia tua " e subito tornò nell'olimpo. L'avido contadino, dunque, non solo non ricevette l'ascia d'oro ma neanche la sua.